Scoprire la cosmesi e i cosmetici attraverso la storia può rappresentare un percorso molto utile a comprendere quanta sia l’importanza assunta da questa attività e dai prodotti da essa derivati. Forse se lo saranno chiesto in pochi, ma sapete che le prime tracce di cosmesi, intese come arte di mettersi in ordine e abbellirsi, risalgono alla tarda presistoria? Certo di cose ne sono cambiate da allora, innovazioni tecnologiche, la ricerca, nuovi prodotti hanno messo a disposizione cosmetici e tecniche sempre più precise ed efficaci. Un percorso che può essere sovrapposto a quello di altri settori, come la stampa ad esempio, che nel crso degli anni grazie a innovazioni tecnologiche come Inetrnet e grazie al digitale ha reso alla portata di tutti stampare vari tipi di prodotti. Pensiamo ai cosmetici, se abbiamo una azienda che li produce possiamo in pochi passi e con un telefonino creare e stampare cataloghi in molte copie con tutti i nostri prodotti in poco tempo e risparmiando.
Abbiamo fatto questo esempio per dimostrare quanto il tempo possa cambiare le cose, anche se può sembrare un’ovvietà dirlo.
Comunque sia nella Preistoria il ricorrere alla cosmesi non è certo un’attività molto frequentata. Tuttavia sono state ritrovate testimonianze che un’attività paragonabile, fatte tutte le dovute proporzioni, sia esistita.
Ma è con il regno degli Egizi che i cosmetici acquisiscono sempre più importanza per la cura della persona. Per fare un esempio sono state ritrovate molte testimonianze che gli egizi usassero ricoprirsi di unguenti e utilizzavano il kajal per allungarsi gli occhi, mentre per dipingersi e abbellirsi le labbra utilizzavano ossido di rame e ferro. Interessante evidenziare come in altri popoli antichi sia stato riscontrato l’utilizzo di cosmetici. Prendiamo ad esempio i nativi americani che si dipingevano il corpo, oppure i popoli mesopotamici che utilizzavano l’ocra per colorarsi il viso- Si deve ai Fenici l’invenzione del sapone, mentre gli ebrei erano soliti utilizzare l’incenso come fragranza e gli arabi riuscirono per primi a estrarre l’acqua di rose.
Era abitudine dei greci, per profumarsi l’alito, succhiare piante aromatiche. mentre non è per nulla secondario l’aspetto cosmetico nei Romani come riporta Plinio il Vecchio che spiega come fossero ricchi di trucchi, oli e profumi e senza dimentica il celeberrimo latte d’asina in cui faceva il bagno Poppea.