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Intorno alla cosmesi si è creato anche un mercato capace di generare affari e lavoro per quantità di denaro davvero notevoli. Questo perché intorno ai cosmetici nel tempo si è venuta a creare una industria molto florida e redditizia. A dirlo sono i numeri. SI pensi che il consumo mondiale di cosmetici è cresciuto con un tasso superiore al tasso di crescita demografica. Nel 2013, secondo un dato di Kline & Company riportato da Wikipedia, le vendite al dettaglio di questi prodotti avrebbe superato i 350 miliardi di dollari americani, mentre il mercato globale, in base a stime diffuse da Euromonitor, si aggirerebbe intorno a un valore pari a 454 miliardi di dollari. Come si può vedere numeri davvero enormi. Sempre secondo gli studi sopra citati, nel 2013 i principali mercati europei del cosmetico sarebbero stati, in ordine di volume d’affari per la vendita al dettagli, la Germania (12,8 miliardi di euro), la Francia (10,5), il Regno Unito (9,9), l’Italia (9,5) e la Spagna (6,4).

I cosmetici più venduti afferiscono a tipologie perlopiù adatte alla cura del corpo e del viso, mentre seguono quelli utilizzati per la pulizia e l’igiene personale e quelli per il trattamento dei capelli. Questo varia a seconda delle nazioni e delle zone e degli interessi degli utilizzatori finali e dei canoni estetici di questi ultimi.

I cosmetici si dividono in diverse tipologie a seconda della funzione che dovrebbero avere e dell’area del corpo in cui dovrebbero essere applicati. Abbiamo così creme, emulsioni, lozioni, gel e oli per la pelle; maschere di bellezza, cipria e fondotinta; saponi di bellezza, deodoranti, profumi…; deodoranti e antitraspiranti; prodotti per i capelli; prodotti per bagni e docce; prodotti per l’igiene dei denti e della bocca; prodotti per la rasatura come creme, schiume e lozioni; prodotti per la depilazione; prodotti per l’igiene intima esterna.

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